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Davide Rebellin: addio al nostro campione

Davide Rebellin

Una vita passata a correre in bicicletta sulle nostre strade, prima di raggiungere una fama di livello internazionale. Un ritorno a casa per trovare la mamma e i fratelli e in mattinata ancora un giretto in bici per tenersi in forma, per non perdere l’abitudine, per rivedere i posti nei quali ha maturato la sua classe di grande campione. Poi lo svincolo di una rotonda, un camion che lo investe, la caduta fatale.

Si è conclusa così, nella più tragica delle maniere, la carriera sportiva e umana di Davide Rebellin, il più longevo tra i ciclisti italiani di professione ancora in attività, un idolo per i tifosi della natìa Madonna di Lonigo e per tanti appassionati delle due ruote. Mancava poco al mezzogiorno di mercoledì 30 novembre quando Davide ha imboccato lo svincolo che dalla rotatoria della Fracanzana porta al parcheggio del ristorante albergo La Padana di Montebello, una storica stazione di servizio lungo la strada regionale 11, che a quell’ora prossima al pranzo comincia ad affollarsi di automezzi.

La dinamica esatta di quanto avvenuto in quei momenti è ancora al vaglio dell’indagine immediatamente avviata dai carabinieri, giunti poco dopo sul posto a lungo impegnati nell’acquisizione dei rilievi tecnici dell’incidente. Un testimone che stava entrando con la sua macchina nel parcheggio ha riferito di aver visto il corpo del ciclista a terra, i detriti della bici distrutta e un autoarticolato di colore rosso che si girava sul piazzale e tornava sulla statale percorrendo la rampa di uscita. Al parcheggio si può accedere nei due sensi di marcia solo dal lato est, in quanto il varco in direzione del casello dell’autostrada è chiuso per lavori.

La manovra del tir rosso che non si ferma in una piazzola di sosta, si gira e se ne va, mentre a pochi metri di distanza c’è in mezzo alla strada un ferito bisognoso di cure, è subito apparsa sospetta a chi ha assistito alla scena. Prontamente avvisati dai testimoni, sono arrivati alla Padana dall’ospedale di Arzignano i sanitari del Suem 118, ai quali è risultato subito evidente l’esito tragico e irrimediabile dello scontro. Il corpo del ciclista è rimasto a lungo sul posto per consentire ai carabinieri di compiere il loro lavoro investigativo ed è stato rimosso solo dopo alcune ore. L’attenzione degli inquirenti si è subito rivolta alle telecamere di sorveglianza che presidiano in modo dettagliato la zona. Il testimone oculare è rimasto a lungo in compagnia di un maresciallo per esaminare direttamente le immagini e verificare i contenuti del suo resoconto.

L’autista di un altro tir parcheggiato nei pressi dello svincolo ha riferito di non essersi reso conto dell’accaduto se non dopo aver visto il via vai dei mezzi di polizia e di soccorso.

di Lino Zonin

Continua su AREA3news n136 di dicembre 2022

Speedway: inaugurata la pista di Santa Marina

Rombano i motori a Santa Marina

È successo nel weekend di metà ottobre con una due giorni di gara che ha concluso il Campionato italiano di categoria e riportato nella mitica pista di Santa Marina il popolo dello speedway. A Lonigo ci eravamo dimenticati dell’eco rombante dei motori spinti al massimo dei giri, dell’acre fragranza dell’olio di ricino bruciato, dei polveroni di sabbia sollevati dalle moto in derapata.

In una parola, ci eravamo dimenticati dello speedway, passato in breve da emblema cittadino di cui vantarsi universalmente a grande assente della vita sportiva, ma anche sociale, leonicena. Il significato collettivo rappresentato dalla corsa delle moto attorno all’anello di Santa Marina è stato clamorosamente confermato dall’entusiasmo con cui la gente ha accolto la riapertura della pista dopo oltre quattro anni di stop forzato.

Oltre duemila persone si sono assiepate sulle gradinate da poco rimesse in sesto e negli spazi liberi dei dintorni per seguire le fasi finali del campionato nazionale di categoria ma, soprattutto, per far vedere che il popolo dello speedway c’è ancora, sta bene, ed è pronto ad affrontare il futuro. “Abbiamo vinto noi!” recitava un polemico cartello affisso all’entrata della tribuna d’onore. Il “noi” era riferito allo staff del Moto Club Lonigo che non ha mai perso la speranza di poter rialzare la testa; il sottinteso pronome “loro” era per l’Amministrazione comunale guidata da Luca Restello, l’ex sindaco che, per mancato rispetto delle normative, non ha rinnovato la convenzione per l’utilizzo della pista guadagnandosi…

continua su AREA3news n135 di novembre 2022

Generazione Teatro: 300 bambini e ragazzi salgono sul palcoscenico

Quarta edizione, dal 16 al 21 maggio, per Generazione Teatro Lonigo, il progetto che dopo sette mesi di laboratori ha portato in scena ben 300 giovanissimi di cinque scuole della città, tra Lonigo, Almisano e Madonna. Ben sei spettacoli originali (uno al mattino per gli altri studenti, uno alla sera per il pubblico) e, in chiusura, un laboratorio teatrale. 

I giovani attori della scuola secondaria di I grado “C. Ridolfi” di Lonigo hanno messo in scena C’era due volte il barone Lamberto di Gianni Rodari, con adattamento e regia di Stefano Rossi – uno spettacolo che ha ricalcato la comicità e l’assurdo tipici di Rodari. 

Sempre della “C. Ridolfi”, ma questa volta della primaria, i bambini che si sono cimentati in Acqua Passata, incentrato sulla salvaguardia del patrimonio idrico del territorio, ed ambientato in un futuro…

continua su AREA3news n131 di giugno 2022

Il percorso delle fontane

Quando la bellezza dei colli diventa protagonista e stimolo per il futuro 

I Colli Berici sono un patrimonio naturalistico e culturale che dovrebbe e potrebbe essere maggiormente valorizzato sia dalle istituzioni che dai cittadini stessi. 

Sempre più escursionisti e turisti si stanno accorgendo della bellezza di questo territorio e, in particolare, della zona più a sud, quella di cui fa parte anche Lonigo: un’area ricca anche di storia e di un patrimonio artistico di notevole valore. 

A valorizzare questo gioiello italiano ci stanno pensando alcune aziende vinicole locali impegnate nell’attrarre clienti curiosi di degustare le eccellenze enogastronomiche, e in particolare si sono attivate alcune associazioni culturali e sportive che vedono un potenziale enorme nelle dolci colline vicentine. 

Un esempio virtuoso di questo impegno ci arriva dal CAI Sezione di Lonigo, da sempre impegnato a proporre alternative al turismo consumistico e di massa. 

In questa filosofia si è inserita un’iniziativa tenutasi…

continua su AREA3news n130 di maggio 2022

Lonigo si fa “Plastic Free”: così si combatte l’inquinamento

La lotta all’inquinamento causato da plastica e microplastiche sbarca anche a Lonigo grazie al referente territoriale di Plastic Free Odv Onlus Paolo Fraccaro. La serata dell’11 marzo, alle Barchesse di Villa Mugna, organizzata dal Forum per l’Ambiente e con il patrocinio del Comune di Lonigo è un esempio delle attività di informazione e sensibilizzazione di cui Fraccaro si occupa a sostegno della causa ambientale.

Plastic Free lavora infatti dal 2019 su tutto il territorio italiano per mettere al corrente l’opinione pubblica sulla pericolosità della plastica, che “inquina e uccide” il nostro pianeta. Sul proprio sito, infatti, l’associazione spiega che il suo obbiettivo è quello “di liberare il pianeta dalle tonnellate di plastica che devastano i nostri mari, i nostri fiumi, i nostri ecosistemi e la nostra salute”, e lo fa con appuntamenti di “clean up” (che hanno permesso di rimuovere fino ad ora 1.583.782 Kg di rifiuti) e dedicandosi in parallelo alla tutela e al salvataggio delle tartarughe marine.

«Lasciare una bottiglia di plastica nell’ambiente non ha solo gli effetti negativi a cui pensiamo immediatamente, ma finisce col fare in modo che col tempo questo prodotto si trasformi in microplastiche che entrano nella catena alimentare attraverso l’alimentazione del pesce, quando la plastica finisce in mare, per poi arrivare nel nostro piatto, ma anche finendo nei terreni in cui anche gli ortaggi che mangiamo li assorbono. Prima o poi, dunque, la plastica la mangiamo!» spiega Paolo Fraccaro.

«Attraverso degli studi si è arrivati ad osservare come in media arriviamo a mangiare 5 grammi di plastica a settimana, equiparabile al mangiarsi una carta di credito». Basti infatti pensare che durante dei recenti studi italiani su delle placente di donne sane sono state rinvenute proprio delle microplastiche, che «è come avere un bimbo cyborg: non più composto solo da cellule umane, ma misto tra entità biologica e entità inorganiche. Le madri sono rimaste scioccate», come affermato da Antonio Ragusa, primo autore dello studio pubblicato nel 2020 sulla rivista scientifica Environment International.

Per i Vigili del fuoco un anno molto impegnativo

Santa Barbara li protegge e loro, i vigili del fuoco la ringraziano puntualmente, il quattro dicembre, con una cerimonia religiosa. Anche quest’anno, nonostante il giorno prima tutto l’organico fosse stato duramente impegnato per domare l’incendio alla palestra Movendum, una folta rappresentanza del Corpo ha partecipato nel duomo di Lonigo, assieme ai sanitari della Croce Berica Lonigo Soccorso, alla messa celebrata in onore della Santa Patrona.

Ma quello di spegnere gli incendi, è solo uno dei mille motivi che possono far uscire i vigili del fuoco leoniceni dalla loro sede di via Fiume. Basta dare un’occhiata al report che il capo distaccamento Michelangelo Parlato ha redatto elaborando i dati annuali forniti dal Comando di Vicenza, per rendersi conto di quanto può essere movimentata la giornata di lavoro di un pompiere.

di Lino Zonin

continua su AREA3news 126 di gennaio 2022

Mario Vielmo conquista il dodicesimo 8000m

La spedizione sul Gasherbrum 1

La scalata raccontata da Mario Vielmo Sono appena rientrato ad Islamabad, ora posso raccontare come è andata questa lunga e difficile spedizione al Gasherbrum 1 di 8.068m Credo sia stata per me una delle salite più complicate e impegnative sia dal punto di vista mentale ma soprattutto fisico. L’abbiamo scalata solamente in cinque: Marco, Flor, Ali Musa, Fida ed io. Tutti gli altri alpinisti presenti al base, una sessantina di persone, hanno preferito rivolgere gli sforzi al più facile G2. Fino a quota 6400m anche il G1 non presenta alcuna difficoltà se non il fatto di dover percorrere dal base un ghiacciaio lungo circa 15 km che conduce a un’immensa e contorta seraccata non priva d’insidie con enormi crepacci da raggirare e spesso da superare con salti quasi circensi.

L’intervista al ritorno

Quali sono le tue sensazioni dopo quest’ultima impresa? Sono soddisfatto perché era una montagna che inseguivo da dieci anni dato che il mio primo tentativo risale al 2011 quando mi ritirai a circa 150 metri dalla cima. Mi trovai da solo in mezzo ad una tempesta…

 

continua su Area3News  n.122 di settembre

Benedizione speciale al Convento

Giornata davvero memorabile, quella di domenica 13 giugno, per il convento di San Daniele. Alle tradizionali celebrazioni legate alla festa di Sant’Antonio da Padova, il protettore dell’ordine dei frati minori dell’Antoniano di Bologna cui i religiosi leoniceni appartengono, l’occasione è diventata straordinaria per la partecipazione di una altissima autorità religiosa, il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin. 

Le celebrazioni per il Santo da Padova erano iniziate fin dal giovedì precedente con una serie di appuntamenti religiosi e di incontri culturali di approfondimento sul tema della fede. Concetti ribaditi ogni sera dai cantanti che si sono esibiti al convento… 

continua su Area3news di luglio-agosto n.121

di Lino Zolin

Il Sindaco di Lonigo «Siamo pronti per ripartire»

LONIGO – Abbiamo incontrato il Sindaco Pierluigi Giacomello per chiedere un aggiornamento sulla situazione sanitaria e sugli eventi realizzabili nell’imminente stagione estiva. Nell’ultima settimana di maggio, carico di energia positiva, ci racconta… «Non solo abbiamo voglia, ma siamo pronti per ripartire!». 

L’aspetto sanitario 

«La situazione sanitaria è decisamente migliorata: questa settimana abbiamo registrato il numero più basso di contagiati. ieri erano solo tre. La campagna vaccinale sta andando molto bene. Di recente ho conosciuto personalmente la nuova Direttrice Generale della Ulss Berica, la dott.ssa Bonavina, la quale mi ha garantito che dal 7 giugno riaprirà anche il reparto di cardiologia riabilitativa del nostro ospedale. Mi è già stato anticipato che l’Ulss 8 conta su Lonigo per quanto riguarda il Punto Vaccinale, che potrà proseguire la sua attività almeno fino a fine anno, perché la campagna di vaccinazione chiaramente non finisce adesso, ma dovrà essere ripetuta nei prossimi anni e non sappiamo ancora con quale frequenza. Inoltre nessuno può prevedere eventuali mutazioni del virus, quindi assume particolare importanza mantenere nella nostra Città un punto che consenta di fare vaccinazioni di massa che si aggiunge alle altre modalità che verranno rese disponibili per effettuare i vaccini. È già partita nella Regione Lazio la possibilità di vaccinazione nelle farmacie anche con l’utilizzo del vaccino Pfizer. La scelta di attivare il Punto Vaccinale nella nostra città è stata senz’altro di grande valore, basti pensare che si riescono ad effettuare ben 1.400 vaccinazioni al giorno: vale a dire che, in caso di necessità, saremmo in grado di coprire in dieci giorni tutti i cittadini di Lonigo». 

Il programma degli eventi estivi 

«Anche nei momenti più bui non abbiamo mai smesso di programmare le attività e questo ci permette di ripartire appena possibile. Già ad inizio anno avevamo pianificato la Fiera, la Mostra Scambio, il Meeting Regionale della Protezione Civile, Postounico, il cartellone del Teatro Comunale, i “Venerdì di Luglio” e adesso, finalmente 

di Alessandra Carlotto

(segue su AREA3news n°120 giugno)

Giulia Bolcato

Personaggio del mese:

Un viso così, non lo dimentichi. Bellissima, determinata e assolutamente espressiva: sembra nata per il canto lirico. Un orgoglio per Lonigo e un esempio per le giovani che sognano il palcoscenico

Cosa ti ha spinto a diventare cantante lirica?
Fin da piccola cantavo, a casa, e all’età di sei anni la mia famiglia ha deciso di iscrivermi alla sede staccata di Lonigo del coro di Pueri Cantores di Vicenza, diretto dal maestro Roberto Fioretto. Ho iniziato come voce bianca e devo dire che è stata un’esperienza unica e irrepetibile perché mi ha introdotto alla musica classica e all’opera. Con il gruppo infatti abbiamo cominciato a studiare Bach e Mozart e ad approfondire l’opera con “Il flauto magico”, “Hänsel e Gretel”, “Cenerentola” e molte altre opere tradotte e adattate.

Qual è stato il primo debutto importante?
Finita l’esperienza nel coro o iniziato lo studio da solista con la signora Rita Lantieri, una cantante lirica che abita a Corlanzone e vanta una carriera…..

di Maurizio Pilon

(segue su AREA3news n 118)