
ESTATE BOLLENTE, AGRICOLTURA A SECCO
La scarsità di piogge e il caldo hanno prodotto danni rilevanti all’agricoltura. In tante regioni è stato chiesto lo stato di calamità. Il mese di luglio ha fatto registrare il 30 per cento di pioggia in meno al Nord che, insieme al caldo torrido, ha provocato la più grave siccità degli ultimi dieci anni. Le province venete più colpite sono state Rovigo, Venezia e Padova.Per Coldiretti i danni si aggirano sui 130 milioni di euro solo per la regione Veneto. I cali della produzione a livello nazionale vanno dal meno 20 per cento per il pomodoro e le mele al 30 per cento per il mais (forti riduzioni sono previste anche per la barbabietola da zucchero, con quasi il dimezzamento della produzione al Nord, e per il girasole (meno 20 per cento), tanto da rendere necessaria la richiesta di stato di calamità. A differenza del Piemonte, la situazione del comparto zootecnico «dovrebbe reggere», secondo Coldiretti. L’irrigazione ha infatti salvato la produzione di mangime, garantendo così le aziende che altrimenti avrebbero dovuto procacciarsi i foraggi sul mercato a costi maggiori.