
Foreste in svendita?
Il business di cinesi e austriaci nel più grande cantiere del legno d’Europa, dopo la tempesta Vaia. Com’è cambiato il paesaggio turistico ed economico dei luoghi flagellati dal vento.

Si può passare dall’Altopiano di Asiago (VI) al Cadore (BL), fino alla Val di Fiemme (TR), con un paesaggio pressoché identico. Dove non è più la montagna come la ricordavamo. Le vacanze tra i boschi, le valli lussureggianti e fresche e i paesi incastonati nel verde, non sono più gli stessi. “Vaia” com’è stata battezzata dai meteorologi la micidiale tempesta che si abbatté sulle nostre montagne tra il 28 e 29 ottobre del 2018, ha modificato il paesaggio e l’economia di questi territori. Tanto vasti che il turista amante della montagna, oggi deve rassegnarsi a convivere con quello che è diventato “il più grande cantiere d’Europa”, dove si sta compiendo uno dei business più lucrosi del momento. Un’opera di bonifica e recupero del legno lasciato a terra, di proporzioni faraoniche. Difficile da lasciare immaginare…
di Antonio Gregolin
(segue su #AREA3news n°99 lug-ago 2019)