
FUMARE O “SVAPARE”? SIGARETTE ELETTRONICHE: I COSTI DI UNA TASSA
Il governo sta meditando di tassare le sigarette elettroniche per rimandare di tre mesi l’aumento dell’Iva. La pressione fiscale, quindi, potrebbe salire: la si distribuirebbe solo in modo diverso e, forse, perverso. Le sigarette elettroniche servono anche ad aiutare chi intende smettere di fumare, permettendo una riduzione graduale del contenuto di nicotina. Tassandole, si renderebbe più costoso il tentativo di alcuni di migliorare il loro stato di salute. Già che ci siamo, perché non tassiamo anche quei metodi farmaceutici che aiutano i fumatori a smettere? Sarebbero altri introiti per lo Stato. Ma, a parte il costo “morale” di una tale politica, si configura anche un costo economico. Ogni fumatore che non smette perché l’aumento del prezzo delle sigarette elettroniche lo scoraggia costerà alla sanità pubblica perché ha una più alta probabilità di ammalarsi.Come mai, allora, il governo sta esplorando questa strada?