“Il 1800 a Roncà”: un tuffo nel passato
Sabato 23 maggio, in occasione della tradizionale Festa del Vino, al teatro parrocchiale di Roncà è andato in scena uno spettacolo dal titolo: “Il 1800 a Roncà. Ritratto della dura vita quotidiana dei nostri avi. L’arte di sopravvivere tra povertà, guerre e privazioni”. Dopo un intenso, meticoloso lavoro di ricerca nell’archivio comunale e parrocchiale del paese, l’associazione culturale “Liberamente” ha deciso di realizzare questo spettacolo: una suggestiva lettura interpretata di documenti storici, in un continuo trascolorare di comico e tragico, sulle note di una fisarmonica. Un susseguirsi di situazioni e aneddoti realmente accaduti, per far rivivere allo spettatore la realtà paesana ottocentesca. Gli attori-lettori Paola Bressan, Alessandra Carlotto, Matilde Minieri, Sara Colacicco, Luigi Dal Bosco, Chiara Fattori, Mina Pace, Camilla Pelosato, Raffaella Pitton, Martina Righetto, Stefano Soprana, Marianna Tessari e Graziana Tonin, hanno formato una “compagnia” proprio in vista di questo spettacolo. Curata e originale la regia di Paola Danese, che si è avvalsa della collaborazione di Marco Prà, come tecnico audio e luci, e di Paolo Viola, alla fisarmonica. «Tutto è nato – spiega Paola Danese – perché in archivio ho trovato una vecchia carta tutta macchiata e praticamente illeggibile che mi ha incuriosita molto. Dopo averla decifrata, è emerso che si trattava di una lite avvenuta a Roncà nel 1842. Ho iniziato ad analizzare molti altri documenti e sono stata completamente catapultata in quel periodo storico, in una realtà di povertà e di ignoranza, in cui anche gli oggetti e le questioni più banali avevano un grande valore». «Ci fa piacere che l’associazione Liberamente sia presente alla nostra Festa del Vino – ha dichiarato il sindaco Roberto Turri – con questo spettacolo che merita doppi complimenti: per il grande lavoro d’archivio e per la successiva messa in scena. È molto interessante poter rivivere tutti insieme la realtà del 1800»