
Immigrati irregolari occupano l’ex cinema Smeraldo: i carabinieri li fanno sgomberare
Liberato l’ex cinema Smeraldo agli inizi di agosto, in un’operazione dei carabinieri di San Bonifacio, su segnalazione dell’amministrazione comunale. Da qualche tempo il vicinato si lamentava per il viavai di persone nella struttura di via Casamenti, che di fatto è un cantiere aperto ormai da una decina di anni. Un’impresa avrebbe dovuto trasformare il vecchio cinema di Arcole in una struttura residenziale e cedere una parte al Comune per la realizzazione di un auditorium. Poi le cose si sono messe male e i lavori si sono interrotti. Tornando alla cronaca, lo scorso 3 agosto i militari, accompagnati da un vigile urbano e dal sindaco Alessandro Ceretta, sono entrati nell’ex cinema per verificare se fossero fondate le numerose segnalazioni dei residenti. All’interno dell’edificio i carabinieri hanno trovato quattro giovani originari del nord Africa che stavano dormendo in giacigli di fortuna. Ma i letti – molto spesso improvvisati – erano molti di più, almeno una ventina. Anche il container sistemato all’esterno dell’immobile dalla ditta incaricata della ristrutturazione era stato adibito ad abitazione. I carabinieri hanno cercato di identificare i quattro individui, ma solo uno ha fornito un documento identificativo. Per gli altri nessun visto e nessun documento. I quattro hanno raccontato al vigile e ai militari di essere sbarcati sulle coste siciliane, dopo la traversata del Mediterraneo a bordo di un barcone. Sono stati dunque accompagnati in caserma per l’identificazione: con loro hanno portato un borsone e uno zainetto, con i pochi indumenti e averi di proprietà.
«La situazione di degrado era tale che non si poteva non intervenire e la retata mi ha dato la conferma dei sospetti. L’ex cinema era diventato il ricovero di clandestini», ha detto il sindaco. «Ho deciso di porre fine a questa situazione disonorevole per il nostro Comune. Non è sopportabile per un centro abitato vedere che questo stabile è diventato ricettacolo di clandestini ed è pericoloso per cadute e crolli. Il problema è diventato anche di sicurezza pubblica. Voglio capire a che punto è la costruzione, se la si può concludere e collaudare o meno, oppure se devo dare avvio al procedimento di esproprio per poi arrivare alla demolizione dello stabile», ha avvertito. Alcuni giorni dopo lo sgombero, è stata messa da parte del proprietario una guardia notturna; in seguito sono stati chiusi tutti gli ingressi. Il ponteggio dovrebbe essere rimosso in questi giorni.
di P.Bosaro