
L’economia sambonifacese tiene, basta saper innovare e cambiare pelle
SAN BONIFACIO – Buona tenuta e prospettive di rilancio. L’economia a San Bonifacio non solo tiene, ma cerca nuove strategie di sviluppo. In un periodo di crisi lunga e pesante, la provincia di Verona ha tenuto bene e San Bonifacio, con il suo territorio, ha manifestato pure segnali di ripresa, graduale ma positiva, specie nell’ultimo periodo. La responsabile dell’area Affari economici della Camera di Commercio di Verona Elisa Goffredo ha presentato durante un convegno svoltosi in paese i dati sullo stato di salute delle imprese sambonifacesi. Le schede della CCIAA di Verona, illustrate da Goffredo, segnalano una crescita significativa delle imprese registrate. Dal 2009 al 2016 sono aumentate le aziende, in particolare nel settore del commercio (+ 5,1%), dei servizi alle imprese e alle persone (trasporto, informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali-scientifiche e tecniche,+ 11,4%) e di alloggio e ristorazione (+ 25,9%). Il dinamismo di San Bonifacio risalta netto nei confronti del resto della provincia e si basa principalmente sulla crescita delle attività commerciali e dei servizi alle imprese, ma anche nel manifatturiero e nelle industrie alimentari. Si potrebbe dire che i comparti trainanti del Comune sono indicati nelle “3 A”: agroalimentare (prodotti agricoli, alimentari, vino), abbigliamento (tessile, calzature), automazione (macchinari, termomeccanica), settori di importanza strategica per l’intero territorio veronese.
di Paola Bosaro
(segue su #AREA3 n°77 – giugno 2017)