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Leonicus 2015

Una sfortunata edizione questa del “Leonicus 2015”, caratterizzata dalle avverse condizioni climatiche che hanno condizionato il regolare svolgimento delle manifestazioni e l’affluenza di pubblico. Rimane comunque un evento di particolare interesse storico-culturale, ricco di iniziative e colori dove hanno spiccato le novità della rievocazione storica della battaglia e dell’incendio alla torre

Secondo un vecchio detto, un evento bagnato è un evento fortunato. Di certo chi è giunto nel fine settimana dal 16 al 19 ottobre presso il borgo Castel Giuncoli ha potuto immergersi nella storia e sentirsi protagonista di una Lonigo lontana da attualizzare. «La manifestazione “Leonicus”- afferma il sindaco Luca Restello – è riuscita a coalizzare attorno a sé il meglio della cultura della nostra Terra Berica».
L’Amministrazione Comunale ha sostenuto fin da subito questa seconda edizione, visti gli splendidi risultati dell’anno scorso. “Leonicus” non è solo una manifestazione a carattere storico, ma anche un’importante vetrina enogastronomica.
Queste tre giornate hanno avuto un calendario molto nutrito e sono state ricche di novità, tra le quali l’assegnazione del “Premio Leonicus”, una borsa di studio dedicata agli studenti di scuola media, la rievocazione storica della battaglia tra il podestà di Lonigo contro i conti di San Bonifacio, risalente al 1242, e la rievocazione dell’Incendio della Torre Scaligera, ovvero uno splendido spettacolo pirotecnico.
Non è mancato nemmeno quest’anno l’appuntamento teatrale del venerdì sera presso il Comunale “G. Verdi”, sul cui palco sono saliti gli attori della Barcaccia per la regia di Roberto Puliero e hanno interpretato “Il ventaglio” di Goldoni, e la Cena Curtense del lunedì sera con ospiti d’eccezione.
Il sabato mattina i bambini delle scuole elementari hanno potuto dare uno sguardo al mercato di arti e sapori tipicamente medievali e assistere ad attività didattiche a loro dedicate come la dimostrazione di come si fa il vino. La domenica, invece, sono stati presenti gruppi storici di sbandieratori, tamburini e chiarine e non è mancato il concerto della Banda “Filarmonica”. «La rievocazione storica dell’illustre passato di Lonigo- afferma Restello- vuole essere un unicum culturale in grado di rilanciare la proposta turistica ed enogastronomica della nostra prestigiosa Città».
Luca Bolla, Presidente del “Comitato storico-culturale MCD Leoniceno”, ricorda invece «i tantissimo volontari che per mesi hanno collaborato per la buona riuscita di questo importante evento. Grazie ai soci, agli amici, alle associazioni e alle aziende che ci sono vicine e che credono nel rilancio del nostro bellissimo territorio».

Sventola il ventaglio della “Barcaccia”

Lonigo Barcaccia Area 3 1

Nell’ambito degli eventi legati al “Leonicus” segnaliamo la rappresentazione del “Ventaglio”, della compagnia “La Barcaccia”, venerdì 16 ottobre al Teatro Comunale di Lonigo.
Ultimo capolavoro di Goldoni il più ricco di spettacolarità per il movimento continuo e la coralità dell’azione che non delude mai.
La commedia è ambientata a Milano in un borgo come tanti. Un “villaggio” del ‘700 dove i rancori e le invidie, i pettegolezzi, le debolezze umane e gli innamoramenti sembrano sonnecchiare, basta un semplice oggetto: un ventaglio, per farli emergere e scoppiare in un incessante andirivieni di incontri, scontri, di  intrecci di vicende e ambizioni in grado di svelare le ripetitive debolezze dell’uomo e della donna.
La scenografia è la stessa per tutti gli atti, le battute si susseguono fluide e ben calibrate sul palco, catturano lo sguardo dei presenti e lo trascinano sulla scena.
Puliero (che ha anche curato la regia), è il Conte di Rocca Marina sbruffone e spiantato che con la sua millantata “protezione” diventa arbitro delle sorti del popolo, più per la sua goffaggine che per la sapienza, non ha a chieder venìa, poichè con la sua consueta dovizia, ha saputo assegnare ad ogni personaggio un interprete all’altezza del ruolo. La bravura degli attori più esperti non ha oscurato la preparazione dei più giovani che ha sortito nello spettatore del Teatro Verdi, ilarità ed un’ovazione finale degna de “La Barcaccia”. Accanto all’arguto disegno dell’Autore dei protagonisti, la coinvolgente giocosità di personaggi e situazioni ci restituisce, oggi, la soave leggerezza di un teatro capace di essere insieme, luogo di fantasia e specchio del mondo.
La rappresentazione si conclude con un  minuetto propiziatorio e lunghi applausi del pubblico, non molto per la verità, presente al Teatro Verdi.
I protagonisti: Natalia Psenita (una villana), Claudia Ferrari (Clarice), Sara Turata (Flaminia), Kety Mazzi (Argentina), Roberto Puliero (Pantalone), Davide Cegan (Ottavio), Giuseppe Vit (Brighella), Davide Valieri (Traccagnino), Marco Consolati (Florindo), Bruno Consolati (un villano).

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