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Pronti per accogliere profughi

Un doppio progetto, uno della Parrocchia e uno dei Frati Minori, mira a portare l’accoglienza diffusa anche a Lonigo.

Dietro c’è il lavoro di molti volontari supportati dal Centro Astalli di Vicenza

lonigo_progetto-accoglienzaUn gruppo di giovani e adulti di Lonigo e dei comuni limitrofi si stanno incontrando da alcuni mesi per affrontare il tema dell’accoglienza di persone richiedenti asilo. Il gruppo trova il suo primo fondamento nell’invito venuto da Papa Francesco a incarnare il messaggio evangelico di un amore responsabile verso il prossimo e fonda il proprio impegno facendo riferimento alle modalità del Protocollo di Accordo per l’accoglienza diffusa, promosso dal Sindaco di Santorso, proposto a tutti i comuni della Provincia ma recepito solo da una parte degli enti territoriali. Tale testo si pone l’obiettivo di gestire l’arrivo dei profughi in modo proporzionato alle risorse di ciascuna municipalità, ospitando i richiedenti asilo in strutture di piccola dimensione e favorirne l’integrazione. Ad inizio giugno il Prefetto ha convocato i Sindaci presentando ancora una volta la necessità di azioni d’accoglienza nel territorio, con la proposta che ogni Comune ospiti almeno 4 persone e l’ammonizione che se le Amministrazioni non risponderanno si provvederà a decidere per l’assegnazione. A Lonigo, invece, l’idea è quella di avviare un progetto di accoglienza a livello parrocchiale e per questo chi è interessato a spendersi per dare una mano si sta informando, formando e sta discutendo sul da farsi. Fino ad ora sono stati organizzati alcuni incontri che hanno visto la partecipazione di figure che lavorano quotidianamente con profughi e richiedenti asilo, come Padre Michele De Salvia, Direttore Ufficio Migrantes di Vicenza e Luciano Carpo, vicedirettore e curatore di un volume informativo sulle esperienze di accoglienza in Provincia (foto). Dall’esperienza dell’ufficio Migrantes è emerso quanto sia utile coinvolgere qualcuno che abbia competenze d’insegnamento della lingua italiana e preoccuparsi già di una prospettiva lavorativa e formativa per le persone che arriveranno, prendendo contatti con imprenditori, agricoltori e persone comuni per capire se c’è qualcuno che ha bisogno o è disponibile ad affidare un lavoro (anche stagionale, volontario e gratuito, utile ai fini dell’inserimento nella comunità). È emerso anche quanto potrebbe essere importante prendere contatto con associazioni sportive in quanto lo sport nelle esperienze di accoglienza si è dimostrato fin da subito motore di incontro, partecipazione e scambio. Altri interventi hanno visto protagoniste Alessandra, volontaria di un progetto accoglienza ad Isola Vicentina e Antonella del Centro Astalli di Vicenza, la cui missione è quella di accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati e degli sfollati. Alessandra ha condiviso l’esperienza di Isola, nata e sviluppata con un percorso simile a quello che sta emergendo a Lonigo. Ha sottolineato l’importanza che per loro ha avuto mettersi in rete con le cooperative del territorio, con la casa di riposo e con il Comune, per quanto riguarda il tema del lavoro volontario e gratuito. Ha raccontato di come hanno gestito l’aspetto alloggio e il loro impegno ha portato ad una esperienza positiva, un’opportunità per l’intera comunità, a cui è stato presentato il progetto, anche attraverso una serie di incontri volti ad educare all’accoglienza (tramite testimonianze, incontri biblici, film, percorsi all’interno di gruppi scout/giovanissimi…).Al convento di San Daniele, invece, i lavori utili ai fine dell’accoglienza sono già cominciati. Una parte del convento, infatti, vicino alla scuola Dieffe, è in via di ristrutturazione e da qui se ne ricaveranno quattro appartamenti. Il termine dei lavori e l’inaugurazione sono previsti attorno al 27 novembre, data di chiusura di questo anno liturgico dedicato alla Misericordia e prima domenica d’Avvento. Anche i Frati minori si sono affidati alla competenza del centro Astalli per cominciare questo percorso di seconda accoglienza e hanno richiesto l’arrivo di famiglie cristiane richiedenti asilo. Il progetto di accoglienza parrocchiale punta invece ad una collocazione in centro. Per il gruppo di volontari è dunque tempo di fare un inventario delle possibilità in vista dell’avvio di questo progetto. L’Ass.re Martelletto è stata informata del progetto e si è resa disponibile a conoscerlo meglio assieme alle altre esperienze del territorio vicentino. In vista dei prossimi incontri, i volontari stanno cercando proprietari disponibili a mettere a disposizione appartamenti sfitti al fine dell’accoglienza, appartamenti che saranno locati con regolare contratto d’affitto intestato al Centro Astalli che fungerà quindi da garante.

di C.Ballan

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