
Tanti auguri… ponte sul Guà
Uno dei simboli di Zimella ha festeggiato il mese scorso il secolo di vita. Non tutti lo sanno, ma il ponte in ferro sul Guà ha compiuto a novembre 100 anni. L’1 novembre del 1915, infatti, terminò l’edificazione dell’importante passaggio in metallo sul fiume. A questo argomento l’appassionata di storia locale Licia Nogara Ticinelli ha dedicato un articolo molto dettagliato, apparso la scorsa estate sui «Quaderni di Coalonga».
L’opera che collega l’abitato ad est a quello ad ovest della frazione fu pensata e voluta dal Comune per sostituire il vecchio ponte di legno che congiungeva da più di duecento anni le due sponde del fiume.
Ai primi del Novecento, il ponte di legno si presentava troppo stretto per le nuove esigenze viabilistiche dettate da un’industria in via di sviluppo, soprattutto grazie alle officine «Bertolaso». Inoltre l’insfrastruttura era deteriorata e costituiva un serio pericolo per i passanti. Durante le piene del Guà, le due file di piloni piantate nel greto del fiume trattenevano i detriti, ostacolando così il regolare deflusso delle acque.
Il 4 novembre del 1912, il sindaco Bortolo Bertolaso deliberò la realizzazione di un nuovo ponte. Redasse lui stesso il progetto e lo inviò al Regio ufficio del Genio civile di Vicenza. L’incarico dei lavori fu affidato alla Società nazionale delle Officine di Savigliano-Torino, ditta di prestigio nelle costruzioni in acciaio, artefice della copertura della stazione centrale di Milano. Intanto, durante la stesura del progetto definitivo, i costi per le materie prime stavano crescendo vertiginosamente a causa della guerra.
I lavori iniziarono il 9 agosto del 1915 e i tecnici si trovarono presto a fare i conti con l’impetuosità del Guà nei mesi autunnali. Si rese dunque necessario aumentare le dimensioni delle due spalle «per la grave esposizione alla forza escavatrice e demolitrice delle piene del fiume», si legge nei documenti conservati in Comune. Il nuovo ponte fu completato con una spesa di 6.267 lire, a fronte di un preventivo di 4.357 lire. L’opera fu collaudata il 29 luglio 1916.
Una data da ricordare è senz’altro il 3 maggio 1942 quando, in piena Seconda guerra mondiale, le mogli e le madri zimellesi avevano portato a benedire al santuario della Madonna dei miracoli di Lonigo decine di stendardi, chiedendo la grazia del ritorno a casa dei propri mariti e figli sani e salvi. Il 4 ottobre, in occasione dell’inaugurazione della Grotta di Lourdes realizzata dal beato Claudio Granzotto a Zimella, le donne sfilarono in processione sul ponte del Guà, implorando la salvezza dei soldati lontani. Sul finire della guerra, il ponte divenne bersaglio delle forze militari contrapposte. Nel 1945 un aereo americano colpì un automezzo tedesco che stava transitando sul ponte. I militari fecero in tempo a salvarsi, riparandosi dietro gli argini; rimase invece ferito un uomo che casualmente passava di lì.
Una delle curiosità storiche riguarda un episodio della Seconda guerra mondiale, di cui rimane una testimonianza tangibile. Il ponte, infatti, fu protagonista di un’altra sparatoria negli ultimi giorni di guerra. Il 25 aprile del 1945 truppe di fanteria statunitensi, provenienti da Sule ed intenzionate a passare il ponte, furono bersagliate di colpi di mitragliatrice da parte di un gruppo di soldati tedeschi, appostati su un terrazzino del mulino «Bertolaso». Gli americani risposero al fuoco e i tedeschi dovettero abbandonare le loro posizioni, lasciando sul terreno tre morti. I segni dello scontro armato sono ancora oggi visibili sui profilati metallici del ponte.
Nel 2011 la struttura in metallo è stata ristrutturata e consolidata, ed è stata costruita una passerella pedonale adiacente richiamando il metallo del ponte ed abbellendo i parapetti con figure geometriche. Nell’ultimo triennio sono state realizzate infine due rampe di accesso in porfido con parapetti in ferro, inserite nel percorso turistico ciclo-pedonale del Pia-R del Colognese.
Area Berica, Area3, Guà, Italia, Ponte, Territorio, Veneto, Verona